Giornata mondiale contro l' omofobia


Importante, anzi importantissimo ricordarlo. Siamo stati uno degli ultimi paesi in Europa a fare una legge per le unioni gay, e ancora da più di 300 giorni in parlamento giace una proposta di legge contro l' OMOFOBIA. 

Amnesty International nel suo
Amnesty International nel rapporto annuale 2013 ha denunciato come molti paesi, tra cui figura anche l' Italia molti dei diritti fondamentali dell' uomo vengano violati.

Albania, Armenia, Bahamas, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Camerun, Cile, Croazia, Danimarca, Fiji, Gambia, Georgia, Ghana, Grecia, Guyana, Iran, Iraq, Italia, Giamaica, Lettonia, Libano, Liberia, Lituania, Macedonia, Malawi, Moldova, Montenegro, Nigeria, Russia, Serbia, Sudafrica, Taiwan, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia, Ucraina, Uganda, Ungheria, Uruguay, Zimbabwe. Non va dimenticato che in molti paesi, assurdo da dire, è vietato addirittura qualsiasi manifestazione o riunione in un qualsiasi spazio aperto. Questi paesi ,
Bielorussia, Georgia, Lituania, Macedonia, Moldova, Russia, Serbia e Ucraina viene negata la libertà di espressione.
Il nostro Presidente della reppublica, Sergio Mattarella ha rilasciato oggi delle dichiarazioni importanti:

“Questa giornata offre l’occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni.
La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo tre della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L’intolleranza affonda le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l’informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto.
La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. E’ inaccettabile che l’orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno.
La Costituzione richiede, all’articolo due, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall’orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione”.



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